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Resoconto Epico (e un po’ Tragicomico) del XVIII Final Italiano

Prologo

Questo weekend sono partito armato di dadi, miniature e un coraggio che nemmeno Frodo al cospetto di Sauron. La missione? Partecipare al torneo di chiusura stagione torneistica italiana, il XVIII FINAL 2025, con ben (almeno il sabato) 79 partecipanti tra i più forti d’Italia… e non solo. Quest’anno la cornice dell’evento è stata il Castello di Bereguardo, ospitati dall’associazione 100 Torri di Pavia e organizzato egregiamente e come di consueto dal Sito dell'Anello.


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Già all’ingresso mi sono sentito come Bilbo alla festa di compleanno: un misto di entusiasmo, nervosismo e la voglia di scappare con la torta… o con l’Anello, un mio amico avrebbe usato termini più di lingua veneta ma non è il momento di trascriverli.



Il mio esercito


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Quest’anno ho deciso di evitare figure barbine come l’anno scorso (quando avevo portato i Variag of Khand) e ho scelto il White Hand, per tre motivi fondamentali:


  1. Era l’esercito che avevo già dipinto (e che gioco ormai in modo continuativo da gennaio 2025). PS: per già dipinto volevo far un complimento a Barbarian Paints Studio. (Qui il link)

  2. Non la gioco in quanto “sgrava” (ah ah ah, giuro), ma è quella che mi dà più variabili di gioco e non segue un solo filone tattico.

  3. Volevo, almeno, non partire sconfitto a priori e provare a giocarmela sul serio.




Il torneo: la cronaca


Prima partita – vs Army of Gundabad di Debbia

Scenario 21 – Escort the Wounded

Ero in vantaggio numerico: lui con 26 modelli, io con 31. Dopo lo schieramento, come al solito, faccio partire il fulmine e porta in cascina 5 morti su 8 bersagliabili. Dentro di me penso: "bene bene, questa gira dalla mia". Dal mio lato c’era però un recinto di un cascinale che mi ha rallentato il movimento del “wounded” da recuperare. I turni passano, i suoi mercenari non entrano, io intanto proteggo l’avanzata di Saruman per evitare brutte sorprese. Grima e i Crebain tengono fermi per tutta la partita un berserker e un guerriero di Gundabad fino ad ammazzarli, impedendo al mio avversario di spostare il punto. Il mio wounded, ormai a un paio di pollici dal tempio, viene però bloccato dallo spawn dei goblin di Gundabad che si piazzano a muro per non farmi passare (come disse Gandalf). Fortunatamente dall'altra parte della barricata goblinesca riesco a portare in salvo l'altro wounded.


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Momento clou: Grima che, lemme lemme, si avvicina alle spalle di un warrior di Gundabad già alle prese coi corvacci e gli pianta un pugnale tra le costole. Standing ovation.

Risultato finale: 5-4 per me.



Seconda partita – vs Breaking of the Fellowship di Il Picaro

Scenario 24 – Convergence


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Premessa: abbiamo interpretato male lo scenario pensando che le reliquie andassero “scavate” con test di intelligenza, quando in realtà bastava raccoglierle. Avrebbe cambiato la partita? Forse sì, forse no… magari in un universo parallelo sarei salito ai tavoli alti!

Il Picaro schiera Aragorn leader con Legolas, mentre dall’altro lato c’è il povero Haldir (inutile, almeno nel film).


Io piazzo Grima alle spalle del leader e tento un fulmine sul duetto. Risultato? Forza 6 su Aragorn, tiro un 3. Poi Legolas, tiro un 2. La sfiga colpisce ancora e non è il nome di un film, o meglio dovrei proporlo.

A nord i miei Oathmaker, Crebain, Wildmen e Uruk vari affrontano le forze di Haldir; a sud Saruman e compagni resistono alle frecce di Legolas e alla might gratis di Aragorn (nota bene: quella might è stata il vero man of the match).

Si chiude con due Heirloom a testa, ma lui aveva il triplo delle truppe al centro ergo GG. È stata una partita piacevole con un avversario piacevole e pacato poi come di consueto ci si scambia due chiacchiere in allegria a fine partita e cosi’ il porcone caccia via…


Risultato finale: 2-7 per Il Picaro.




Terza partita – vs Lurtz’s Scouts di Giac Vergani alias Nambarad

Scenario 01 – Domination


Ancora frastornato dall’errore della partita precedente, arrivo un po’ demotivato. Mi trovo ad affrontare un caro amico milanese che ritengo anche un bravo giocatore. Dopo i primi convenevoli e aver tirato il dado per capire chi inizia a disporre gli obiettivi...Io piazzo due obiettivi nella mia metà, Giac uno nella sua e uno nella mia. Tiriamo l’iniziativa: ovviamente vince lui e giustamente sceglie il lato con più obiettivi.

La sua lista conta 31 modelli e mi piomba in faccia in massa e non riesco più ad avanzare. Risultato: una Caporetto, poco da dire. Resto con soli tre modelli in campo, compreso il vecchiardo barbuto intento a chiacchierare con un Ent.


Risultato finale: 15-3 per Giac.



Quarta partita – vs Ugluk’s Scouts di Seo

Scenario 04 – Destroy the Supplies


Mi aspettavo Albione e invece… tac! ecco Seo, col suo sorriso pacato da Pro Player. Dentro di me vorticavano queste frasi: ma porca miseria, agli ultimi tavoli e mi becco un giocatore forte con lista forte… sono spacciato.

Invece no. Forse l’esercito ha percepito la mia disperazione e ha deciso di fare gli straordinari. Due arcieri Wildmen sfidano le leggi della fisica: sei Uruk-hai abbattuti, roba da provini per sostituire Legolas nel prossimo film diretto da Sméagol. Il fulmine fa il resto con altri 4 abbattuti. Seo da superiore in numero si ritrova sotto improvvisamente. Grima blocca una supply e Ugluk in una sorta di stallo alla messicana, i corvi minacciano le altre 2, mentre i miei Wildmen giocano da veri eroi uruk-hai contro il resto dell'esercito di Seo che avanzava da sotto il ponte. Verso fine partita, gli Scout di Ugluk vanno in rotta e scappano, tra questi pure il banner regalandomi punti preziosi.


Risultato finale: 11-0 per me. Seconda vittoria della giornata!



L’atmosfera del torneo


Non posso non parlare della cornice presente tutt'intorno:

  • I tavoli erano spettacolari, pieni di dettagli. Sembrava davvero di combattere nella Terra di Mezzo… se non fosse stato per l’inconfondibile aroma di maschio alfa.

  • I giocatori? Un mix pazzesco: dal generale-calcolatore in stile Consiglio di Elrond a chi lanciava i dadi urlando “Per Frodo!” sperando nella statistica cosmica.

  • I momenti di pausa erano epici quasi quanto le partite: birra, chiacchiere e discussioni su come si erano svolte le partite focalizzandosi sulle sfighe e sui dadi prendendosi un po' in giro in modo goliardico.



Conclusione


Chiudo il torneo al 45° posto con 11 punti.

Contento? Sì.

Rammaricato? Un pochino. Ma gli errori servono a capire dove posso crescere.


La sensazione più forte è che il vero tesoro non siano state le vittorie (poche, ammettiamolo), ma i momenti condivisi: le risate, i “NOOO!” urlati al tiro fatale, e il piacere di far parte di una compagnia di persone che amano giocare con i “pupiddi” (cit. un amico siciliano).


Come sempre, questo torneo mi ha insegnato che:

  • la pratica e l’esperienza sono parte integrante del gioco;

  • i dadi hanno un’anima, e la loro è malvagia, ma pian piano stiamo imparando a capirci;

  • il vero vincitore del weekend è stata la Community.


La settimana prossima pubblicherò la seconda parte (riguardante il doppio)… e sarà decisamente meno distesa, ah ah ah!


Qui di seguito la lista che ho giocato e alcune foto del torneo.


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