top of page

Grima Vermilinguo

Terzo appuntamento con i personaggi del Signore degli Anelli. Oggi andremo a vedere e analizzare Grima Vermilinguo o conosciuto con il nome anglosassone di Grìma Wormtongue.

Gríma è un personaggio complesso e ambiguo nell'universo tolkieniano, profondamente legato ai temi del tradimento, della corruzione e della manipolazione. Descritto come un uomo pallido e avvizzito, con un viso accorto e palpebre pesanti, Gríma incarna l'immagine del consigliere subdolo e manipolatore. La sua intelligenza è evidente, ma è offuscata da una natura vigliacca e meschina, sempre pronta al tradimento e a servire chi ritiene più potente. Inizialmente, Gríma potrebbe non essere stato malvagio, ma l'influenza corruttrice di Saruman lo ha trasformato in un individuo servile e manipolatore. Questa sua natura la si puo' ritrovare anche nel nome datogli da Tolkien. Il nome "Gríma" deriva dall'antico islandese e significa "maschera". Il soprannome originale "Wormtongue" proviene dall'antico inglese "wyrm-tunge", che si traduce in "lingua di serpente".


Fonti:

(1) Il Signore degli Anelli Wiki

(2) Cercatori di Atlantide


 

La storia

Gríma figlio di Gálmód era il consigliere di Théoden, re di Rohan alla fine della Terza Era. A un certo punto, Gríma fu intrappolato dal corrotto mago Saruman, che gli aveva promesso Éowyn in cambio del suo ruolo di spia e agente. Gríma non solo informò Saruman dei segreti e dei movimenti di Rohan, ma lavorò anche attivamente per indebolire il malato Théoden con i suoi consigli ingannevoli e i suoi veleni sottili somministrati come rimedi per alleviare la vecchiaia. Vedendo che Théodred ed Éomer erano i principali ostacoli alla presa del regno da parte del mago, Gríma cercò di causare disaccordo tra i due uomini e quando fallì, decise invece di dipingere Théodred come un erede dal cuore tenero ed Éomer come un guerrafondaio assetato di potere nella mente annebbiata di Théoden. Le gesta di Vermilinguo permisero a Saruman di aiutare i nemici di Rohan e di radunare un esercito significativo a Isengard senza restrizioni, con grande vantaggio sia per l'Oscuro Signore Sauron che per se stesso.



Prima della Guerra dell'Anello

Théoden e Grima

Grima nacque a Rohan in un anno imprecisato dell'ultimo secolo della Terza Era da un Rohirrim di nome Gálmód e qualche anno prima della Guerra dell'Anello divenne il Consigliere di Re Théoden. Stando alle parole di Gandalf, Gríma per un certo tempo fu un buon consigliere per il Sovrano, prestandogli anche dei buoni servigi.

In un periodo imprecisato tuttavia si pose al servizio di Saruman, diventando la sua spia e lo strumento dello stregone per influenzare le decisioni del Re. La sua ricompensa sarebbe dovuta essere la bella Éowyn, di cui Grima si era invaghito, e una parte del tesoro di Rohan. Ciò lo mise in contrasto sia con Théodred, figlio del Re, che con Éomer, i quali avrebbero voluto che Rohan si opponesse a Isengard con tutte le sue forze. Tuttavia Grima riuscì ad imporre la sua volontà su Théoden.


La venuta di Gandalf e la prigionia a Orthanc

Attraverso le sue parole e alla magia del suo padrone, riuscì ad indebolire la mente del re fino a prenderne il controllo, governando di fatto Rohan. Questo impedì, per un certo periodo, di organizzare un'armata Rohirrim atta a respingere gli invasori (Orchi, Uruk-hai e Dunlandiani) che, a poco a poco, stavano conquistando la regione. La sua ricompensa sarebbe dovuta essere la bella Éowyn, nipote del re, tuttavia non riuscì mai a conquistarla, nonostante le promesse dello Stregone Bianco.

Riuscì a far imprigionare Éomer facendo credere al Re che il nipote avesse tradito Rohan, ma l'arrivo di Gandalf, accompagnato da Aragorn, Legolas e Gimli, rovinò i suoi piani. Infatti lo Stregone riuscì a liberare la mente di Théoden dalle menzogne di Grima e a convincerlo a radunare i Rohirrim per affrontare Saruman.

Il Re si sentì magnanimo e, benché Éomer suggerisse di ucciderlo, gli offrì invece una scelta: o cavalcare al suo fianco e affrontare i nemici di Rohan, oppure prendere un cavallo e andarsene. Dopo un momento di indecisione Grima scelse la seconda opzione e galoppò alla volta di Isengard per informare il suo padrone. Tuttavia quando vi giunse gli Ent avevano già distrutto le mura e allagato la fortezza, costringendo Saruman a rinchiudersi ad Orthanc.


L'uomo cercò nuovamente di cavarsi d'impiccio ingannando Barbalbero dicendo di essere un messaggero di Théoden, ma l'Ent non si fece ingannare anche perché Gandalf, che era passato qualche ora prima a cavallo di Ombromanto, lo aveva già informato del suo arrivo e sapeva benissimo chi era.

Barbalbero dunque pose nuovamente all'uomo una scelta: raggiungere a nuoto la torre e unirsi a Saruman, oppure attendere il Re di Rohan con lui e sottoporsi al suo giudizio. Alla fine Grima scelse di raggiungere Saruman e lì rimase. Quando Théoden giunse a Isengard fu visto e riconosciuto, ma si tenne in disparte durante il colloquio tra Saruman e Gandalf. Alla fine del discorso lanciò il Palantír di Orthanc da un terrazzo, ma non si capisce se volesse colpire Saruman o Gandalf.


La liberazione da Isengard e la morte nella Contea

Dopo qualche mese alla fine Barbalbero si convinse a lasciar andare i suoi prigionieri, così Saruman e Grima lasciarono Isengard diretti ad ovest.

Durante il tragitto incontrarono Gandalf, gli hobbit, Éomer e Aragorn, e nuovamente a Grima fu offerta la possibilità di lasciare lo stregone e tornare a Rohan, ma l'uomo, ormai completamente soggiogato da Saruman, rifiutò la possibilità offertagli e continuò a seguire il suo padrone nella sua disgrazia. Alla fine giunse con lui nella Contea e si stabilì con esso a Casa Baggins, continuando comunque ad essere maltrattato da Saruman.

Sembra sia stato Grima ad uccidere Lotho Sackville-Baggins su istigazione dello Stregone, il quale ormai non aveva più bisogno dell'hobbit per estendere il proprio potere sulla Contea. Dopo la Battaglia di Lungacque, Frodo offrirà per l'ultima volta a Grima la possibilità di lasciare Saruman, ma lo Stregone umiliò nuovamente l'uomo tirandogli un calcio in faccia.

Alla fine, incapace di subire oltre, Grima aspettò che Saruman gli desse le spalle per saltargli addosso e tagliargli la gola. Dopo l'assassinio cercò di fuggire, ma venne abbattuto dalle frecce degli Hobbit che, incuranti delle parole di Frodo, lo stesero morto stecchito.


Ispirazione

J.R.R. Tolkien si presume che ha tratto ispirazione per Gríma Vermilinguo da diverse fonti, sia letterarie che storiche, e anche dalla sua esperienza personale. Ecco alcune delle principali influenze: L'Antica Letteratura e le Saghe Nordiche

  • Tolkien era un esperto di lingue germaniche antiche e delle saghe nordiche. Il nome Gríma in antico norreno significa "maschera" o "elmo", ma può anche riferirsi a qualcuno di subdolo o nascosto, suggerendo la natura ingannevole del personaggio.

  • Nelle saghe, i consiglieri traditori sono figure ricorrenti, come l'infido Unferth nel Beowulf, che si oppone all'eroe con parole sprezzanti.


Macbeth di Shakespeare

  • La manipolazione di Théoden da parte di Gríma ricorda quella operata da Lady Macbeth su suo marito. Anche la sua influenza sulla corte e la sua slealtà ricordano il personaggio di Iago nell’Otello.


I Consiglieri Traditori della Storia

Gríma può essere paragonato a diversi consiglieri corrotti della storia medievale, come:

  • Eadric Streona: un nobile anglosassone noto per i suoi tradimenti nel periodo delle invasioni vichinghe.

  • Vettius Epagatus e altri cortigiani romani, che usavano la manipolazione per influenzare gli imperatori.

  • Rasputin, che ebbe un’enorme influenza sulla corte russa, manipolando lo zar Nicola II e la zarina.


L’Esperienza di Tolkien nella Prima Guerra Mondiale

  • Tolkien visse in prima persona il tradimento e la corruzione nelle gerarchie militari. Alcuni storici suggeriscono che figure come ufficiali incompetenti o doppiogiochisti abbiano contribuito a formare l'archetipo di Gríma.


In sintesi, Gríma Vermilinguo è un personaggio nato da un mix di influenze nordiche, shakespeariane, storiche e personali, incarnando l'archetipo del consigliere traditore e manipolatore.

 

Come abbiamo già illustrato, Gríma Vermilinguo, è un personaggio complesso che incarna temi di tradimento, corruzione e manipolazione. Per approfondire la sua natura e il suo ruolo ne "Il Signore degli Anelli", oltre al testo principale, si possono consultare diverse opere:

  • "The Complete Guide to Middle-earth" di Robert Foster: questo libro offre una panoramica dettagliata dei personaggi, inclusi approfondimenti su Gríma.

  • "The J.R.R. Tolkien Encyclopedia: Scholarship and Critical Assessment" a cura di Michael D.C. Drout: contiene saggi critici che analizzano vari aspetti dell'opera di Tolkien, compreso il personaggio di Gríma.

  • "Tolkien: A Cultural Phenomenon" di Brian Rosebury: questo testo esplora l'impatto culturale delle opere di Tolkien e offre interpretazioni sui suoi personaggi principali.

Queste risorse forniscono diverse prospettive accademiche e critiche su Gríma Vermilinguo, aiutando a comprendere meglio la sua complessità all'interno dell'universo tolkieniano.




Comments


bottom of page