Dale ed Esgaroth - Le regioni della Terra di Mezzo
- Dado Regalia
- 6 ago
- Tempo di lettura: 7 min
Ho deciso di riprendere il mio viaggio nelle Terre della Terra di Mezzo e, questa volta, il mio occhio — curioso e ardente (chissà come chi?!) — si è posato sulla lontana regione della Montagna Solitaria. Qui, tra nebbie antiche e leggende incise nella pietra, sorgono le città di Dale ed Esgaroth: luoghi di commercio, tragedia e rinascita.
Tra Rovine e Riflessioni: la Storia Intrecciata di Dale ed Esgaroth
Sulle rive del Lungo Lago, tra i venti del nord e le ombre della Montagna Solitaria, si ergono due città — o meglio, i ricordi di ciò che furono. Dale ed Esgaroth, gemelle distanti nei materiali e nella memoria, condividono un destino intrecciato: quello di vivere all’ombra dei draghi, dei re e dei sogni infranti.

Dale: la figlia di pietra e d'oro
Fondata alle porte di Erebor, la città di Dale era un gioiello architettonico, un'elegante espressione del potere e della ricchezza che fluttuavano dalle miniere naniche. La sua architettura, ispirata al Romanico mediterraneo con archi a tutto sesto, colonnati e tetti di tegole curve (pantile), suggerisce una civiltà raffinata, organizzata e benedetta dal sapere dei Nani vicini. Le case in pietra, le statue, i rilievi e persino le merlature trilobate delle mura parlavano di una società che conosceva l’arte tanto quanto il commercio.
I colori associati alla casata regnante di Dale, la stirpe di Girion, erano il rosso porpora e l'oro, simboli di regalità, coraggio e alleanza con la prosperità dei Nani.
Dale era più che un satellite commerciale di Erebor. Era un crocevia di culture, governata da re umani ma costruita con l’influenza tecnica e culturale dei Nani. Il suo legame con Erebor era simbiotico: i Nani producevano metalli e gemme, Dale forniva grano, cibo e artigianato. Insieme prosperavano — finché Smaug non pose fine alla festa.
Nel 2770 T.E., il drago scese sulla Montagna, devastò Dale e si insediò nel tesoro di Erebor. Le fiamme ridussero la città a rovine annerite e silenziose, e i suoi abitanti — chi sopravvisse — fuggirono verso sud.

Esgaroth: la figlia del legno e dell’acqua
A qualche giorno di viaggio da Dale, costruita sopra il Lungo Lago su palafitte di legno, si trovava Esgaroth, conosciuta anche come Lake-town. Se Dale era ordine e pietra, Esgaroth era precarietà e legno scricchiolante. Fondata probabilmente molto prima della caduta di Dale, Esgaroth prosperava grazie ai commerci fluviali: il traffico lungo il Fiume Corrente e il Fiume Bosco la metteva in contatto con i regni meridionali e gli Elfi del Bosco Atro.
Nel capitolo “A Warm Welcome” de Lo Hobbit, Bilbo osserva che:
“They still throve on the trade that came up the great river from the South ...; but in the great days of old, when Dale in the North was rich and prosperous, they had been wealthy and powerful …”
Questo passo suggerisce che la prosperità di Esgaroth non dipendesse solo da Dale o Erebor, ma anche da una rete commerciale autonoma e antica. I resti di un'antica e più vasta città visibili in tempi di siccità lungo le rive fanno supporre un insediamento precedente, forse un'antica Esgaroth, ormai dimenticata.

Le sue strutture, costruite su pali conficcati nel fondale del lago, erano pensate per proteggere la città da attacchi come quelli di Smaug. Una precauzione paradossale, visto che la natura infiammabile del legno si sarebbe poi rivelata fatale. Architettonicamente, Esgaroth era un collage di stili improvvisati, con motivi decorativi bizzarri — molti dei quali ispirati (tra l’ironia e il trauma) proprio alla figura del drago. Laddove Dale esibiva geometrie e simmetrie, Esgaroth era un labirinto di pontili, archi storti, tetti ondeggianti e decorazioni da incubo post-traumatico.
I colori principali legati a Esgaroth erano il blu profondo e il legno naturale, simboli dell'acqua e della vita quotidiana umile, ma resistente.
Dopo la distruzione di Dale, Esgaroth divenne rifugio e principale centro abitato dei sopravvissuti. La presenza di Bard, discendente dell’ultimo signore di Dale, testimonia un legame diretto tra le due comunità. Tuttavia, Lake-town manteneva un'identità propria: governata da un Master eletto, secondo quanto dichiarato esplicitamente nel testo:
“Girion was lord of Dale, not king of Esgaroth … In the Lake‑town we have always elected masters …”
Questa distinzione istituzionale chiarisce che Esgaroth non fu mai parte integrante del dominio di Dale, ma semmai una sua alleata commerciale e politica.
Una relazione complicata: alleate, rivali, eredi
Sebbene separate da alcune leghe d’acqua e terra, Dale ed Esgaroth furono parte dello stesso ecosistema economico. Non erano rivali, ma complementari. Dale era la vetrina del commercio con Erebor; Esgaroth era il porto sul mondo esterno. È probabile che, prima della caduta di Dale, le due città cooperassero attivamente, fungendo da nodo tra le ricchezze dei Nani, le risorse dei boschi e le vie fluviali del sud.
Dopo l’arrivo di Smaug, tuttavia, Esgaroth si trovò a sopravvivere da sola — diventando l’ultima isola umana nel nord selvaggio. Il ritorno di Thorin e dei suoi compagni accese una scintilla di speranza, che culminò nell’attacco del drago, nella sua morte per mano di Bard e infine nella Battaglia dei Cinque Eserciti.

Nel Consiglio di Elrond, Gloin riferisce che:
“Nowhere are there any men so friendly to us as the Men of Dale … The grandson of Bard the Bowman rules them, Brand son of Bain … his realm now reaches far south and east of Esgaroth.”
Questa espansione territoriale implicita che Esgaroth, pur rimanendo culturalmente autonoma, potrebbe essere rientrata nella sfera politica e commerciale del regno di Dale, sotto i successori di Bard.
Personaggi principali
Girion: ultimo Signore di Dale prima della venuta di Smaug.
Bard l'Arciere: discendente di Girion, uccisore di Smaug e rifondatore di Dale.
Thorin Scudodiquercia: principe nanico di Erebor, guida della Compagnia che cerca di reclamare la Montagna.
Il Master di Lake-town: governatore corrotto di Esgaroth al tempo dello Hobbit.
Brand: nipote di Bard, re di Dale durante gli eventi de Il Signore degli Anelli.
Rinascita
Con Smaug morto, Bard guidò il popolo verso la ricostruzione. Una nuova Esgaroth fu fondata più a nord, lontana dalle ossa putrescenti del drago affondato. Molti seguirono Bard nella rifondazione di Dale, che tornò a brillare come capitale del regno del fiume e della valle. Il nuovo Master di Esgaroth, scelto tra gli uomini onesti, riportò prosperità grazie ai commerci — non più sotto l’ombra del drago, ma alla luce dell’alleanza tra Uomini, Nani ed Elfi.

Girion – Signore di Dale
Ultimo signore di Dale prima dell’arrivo di Smaug, è descritto come un uomo nobile e coraggioso. Muore durante l’attacco del drago nel 2770 T.E., ma riesce a mettere in salvo sua moglie e suo figlio, garantendo la continuità della sua stirpe attraverso Bard. La sua figura è evocata spesso come simbolo di ciò che Dale era e di ciò che potrebbe tornare ad essere.

Bard l’Arciere
Discendente di Girion, è inizialmente solo una guardia della città di Esgaroth. Taciturno e serio, è considerato un portatore di sventure... finché non prende l’arco nero e uccide Smaug con una freccia scagliata nel punto debole del drago. Bard non solo salva Esgaroth, ma fonda la nuova Dale e ne diventa re, incarnando il ritorno della regalità legittima e della giustizia.
Thorin Scudodiquercia – Il Re sotto la Montagna
Principe esiliato di Erebor, guida la Compagnia di Nani ne Lo Hobbit per reclamare il tesoro perduto della Montagna Solitaria. Figura tragica, la sua brama d’oro e la “malattia del drago” lo consumano, mettendolo in contrasto persino con Bard. Muore nella Battaglia dei Cinque Eserciti, ma si redime in punto di morte, chiedendo perdono e riconoscendo il valore dell’amicizia tra i popoli.
Il Master di Lake-town
Governatore eletto di Esgaroth. È una figura corrotta, avida e pavida, disposta a usare la situazione per guadagno personale. Quando Bard emerge come eroe, tenta di delegittimarlo. Fugge con l’oro e muore abbandonato e disprezzato. Rappresenta la decadenza morale che affliggeva Lake-town prima della rinascita.
Brand – Re di Dale durante il Signore degli Anelli
Figlio di Bain e nipote di Bard, regna su Dale in un tempo di relativa pace. È alleato dei Nani e amico della Compagnia dell’Anello. Durante la Guerra dell’Anello, difende il regno contro l’assalto di forze orientali, morendo eroicamente accanto a Dáin II Piediferro. È figura di transizione tra l’eroismo classico e la lotta del nord durante l’Ombra di Mordor.
📚 Consiglio di lettura:
🔹 The Hobbit – J.R.R. Tolkien
Il punto di partenza imprescindibile. Qui trovi la narrazione diretta della caduta e rinascita di Dale ed Esgaroth, con il ruolo chiave di Bard e della Compagnia.
🔹 The Lord of the Rings – Appendici
Contiene informazioni sulle vicende di Brand e sul ruolo del Regno del Nord durante la Guerra dell’Anello.
🔹 Unfinished Tales – “The Northmen”
Offre retroscena storici sui popoli del nord della Terra di Mezzo, con menzioni sulle origini delle città umane e il contesto più ampio in cui si muovono Dale e Esgaroth.
🔹 The Annotated Hobbit (Douglas A. Anderson) Perfetto per chi vuole approfondire dettagli storici, architettonici e geografici con riferimenti incrociati.
Conclusione: legno, pietra, e memoria
Dale ed Esgaroth sono molto più che due città sulla mappa della Terra di Mezzo. Sono simboli contrapposti: uno della gloria perduta e ritrovata, l’altro della resilienza e dell’adattamento. La loro architettura, le loro istituzioni e perfino le loro macerie parlano di un popolo che, pur cadendo, non ha mai smesso di costruire.
E mentre il vento soffia tra i resti delle vecchie palafitte e i colonnati risorti, la storia di queste città continua a sussurrare tra le onde e i sassi: "anche dopo il fuoco... la vita torna sempre."
Riferimenti principali:
J.R.R. Tolkien, The Hobbit, cap. “A Warm Welcome”
The Lord of the Rings, “The Council of Elrond”
Lettere di Tolkien, 14 dicembre 1937
Annotazioni critiche da The Annotated Hobbit (Douglas A. Anderson)
Discussioni su scifi.stackexchange.com, middle-earth.xenite.org, e reddit.com/r/lotr
Unfinished Tales, “The Northmen” e “Circles of the World”
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