Chi sconfisse Sauron?
- Dado Regalia
- 18 set 2024
- Tempo di lettura: 5 min
Chi gioca a questo gioco è certamente un appassionato dei libri di Tolkien. Spesso si crede che Isildur sia il vero eroe che sconfisse Sauron, ma in realtà non è stato lui a sconfiggerlo del tutto...
Gil-galad (un re elfico assurdamente potente) ed Elendil (il padre di Isildur e appartenente a una razza di uomini considerati quasi sovrumani) furono quelli che sconfissero Sauron in combattimento, e costò la vita a entrambi farlo.

Isildur ha semplicemente usato i frammenti rotti di Narsil per tagliare l'anello dalla mano di Sauron mentre era a tutti gli effetti incapacitato dalla lotta con loro due. Non c'è motivo di immaginare che la semplice separazione di Sauron dal suo Anello comporterebbe una sconfitta fisica per l'Oscuro Signore. Trascorse più di 3000 anni a ricostruire il suo potere senza di Esso, ed era comunque tremendamente potente alla Fine della Terza Era. Quello che è successo è che Sauron stesso ha lottato con Gil-galad ed Elendil, probabilmente in una sorta di sfida come Morgoth e Fingolfin, e li ha uccisi entrambi, ma cadde a terra dopo averlo fatto. Nota che, con abbattuto, Tolkien implica sempre che Sauron non fosse ancora morto; il suo spirito abitava ancora nel suo corpo. Fu solo dopo che Isildur gli tagliò l'Anello dalla mano che il suo spirito fuggì. Sauron conserva ancora la capacità di abbandonare il suo corpo a piacimento, in un passaggio si dice che gli spiriti che hanno fatto questo non provano dolore, a differenza di un'espulsione forzata.

Perché il colpo di Isildur ha sconfitto Sauron? In realtà non ha fatto tutto il lavoro. Sauron era già gravemente ferito, Isildur afferma di aver inferto al Nemico il colpo mortale, ma non è stato così... potrebbe essere stato più correlato al colpo con il frammento di Narsil che alla semplice separazione di Sauron dal suo Anello. Si può immaginare che fosse solo questione di tempo prima che Sauron "morisse" , e Isildur prendesse l'Anello impedendo allo spirito del Signore Oscuro di portarlo con se come dopo la Caduta di Númenor. Fonti:
(1) Il Silmarillon. Degli Anelli del Potere e della Terza Era.
(2) Lettera 131 di Tolkien. (3) Gruppo facebook Il Signore degli Anelli
Contesto Storico Il contesto storico della prima sconfitta di Sauron si sviluppa durante la Seconda Era della Terra di Mezzo, un periodo caratterizzato dalla crescita del potere di Sauron e dall'ascesa e caduta di grandi civiltà. Comprendere questo contesto è essenziale per capire la portata della Guerra dell'Ultima Alleanza e la successiva sconfitta dell'Oscuro Signore.
La Seconda Era: una panoramica
La Seconda Era è una delle quattro grandi epoche della Terra di Mezzo, durata circa 3441 anni. Inizia con la sconfitta di Morgoth, il primo Signore Oscuro, alla fine della Prima Era, e termina con la prima sconfitta di Sauron alla fine della Guerra dell'Ultima Alleanza. Durante questo lungo periodo, si assistette alla nascita di regni leggendari e all'evoluzione di conflitti che plasmeranno il destino del mondo.
1. La caduta di Morgoth e la liberazione della Terra di Mezzo
Alla fine della Prima Era, i Valar, le potenti entità divine del mondo, riuscirono a sconfiggere Morgoth, un Vala corrotto che aveva regnato sulla Terra di Mezzo come il Signore Oscuro. Con la sua caduta, i suoi servi più potenti furono dispersi o uccisi. Tra questi servi, Sauron, un Maiar di grande potenza, riuscì a fuggire e si nascose per lungo tempo, evitando la cattura.
Con la caduta di Morgoth, la Terra di Mezzo visse un periodo di relativa pace, ma i regni degli Elfi, già devastati dalla guerra, dovettero ricostruirsi. I Númenóreani, discendenti degli Uomini che avevano combattuto contro Morgoth, iniziarono la loro ascesa e fondarono il potente regno insulare di Númenor, diventando una delle civiltà più avanzate e potenti dell'epoca.
2. L'ascesa di Sauron
Durante i primi secoli della Seconda Era, Sauron iniziò a riprendersi e a pianificare il suo ritorno come nuovo Signore Oscuro. Desiderava continuare l'opera del suo maestro Morgoth e soggiogare la Terra di Mezzo al suo dominio. Capì, tuttavia, che per raggiungere questo obiettivo doveva agire con astuzia, piuttosto che con la forza immediata.
Verso l'anno 1000 della Seconda Era, Sauron iniziò a stabilire il suo dominio nella regione di Mordor, erigendo la fortezza di Barad-dûr e pianificando la costruzione di un grande esercito di orchi, uomini corrotti e altre creature. Intuendo che gli Elfi erano la forza dominante, cercò di guadagnarsi la loro fiducia con l'inganno.
3. La creazione degli Anelli del Potere e dell'Unico Anello
Per corrompere gli Elfi e soggiogarli al suo volere, Sauron assunse una forma ingannevole, presentandosi agli Elfi come Annatar, "Signore dei Doni". Con questa maschera, riuscì a guadagnare la fiducia di molti Elfi, in particolare di Celebrimbor, un grande fabbro elfico, discendente di Fëanor, il creatore dei Silmaril.
Con l'aiuto di Celebrimbor e degli altri fabbri élfi della città di Eregion, Sauron contribuì alla forgiatura dei Grandi Anelli del Potere: tre per i re degli Elfi, sette per i re dei Nani e nove per i re degli Uomini. Tuttavia, in segreto, Sauron forgiò l'Unico Anello nel Monte Fato, progettato per controllare tutti gli altri anelli e, attraverso di essi, dominare i loro portatori. L'Unico Anello era legato a Sauron stesso, e finché esisteva, il suo spirito non poteva essere distrutto.
Quando gli Elfi scoprirono il tradimento di Sauron, rifiutarono di sottomettersi e nascosero i Tre Anelli. Questo scatenò una serie di guerre tra Sauron e gli Elfi, che portarono alla distruzione di Eregion e alla fuga di molti Elfi verso luoghi più sicuri.
4. La caduta di Númenor
Nel frattempo, il regno di Númenor si era trasformato in un impero marittimo potente, i cui re vivevano a lungo grazie al dono speciale degli dei. Tuttavia, i Númenóreani diventarono gradualmente arroganti e desiderosi di immortaleità, venendo manipolati da Sauron stesso.
Quando Sauron fu temporaneamente sconfitto dalle forze di Númenor, fu catturato e portato sull'isola come prigioniero. Lì, con la sua astuzia, riuscì a corrompere il re di Númenor, Ar-Pharazôn, convincendolo a sfidare i Valar e cercare l'immortalità con la forza. Questo portò alla caduta di Númenor quando i Valar chiamarono in aiuto Eru Ilúvatar, il creatore del mondo, che distrusse l'isola in un cataclisma. Solo pochi Númenóreani fedeli, tra cui Elendil e i suoi figli Isildur e Anárion, riuscirono a fuggire e fondare i regni di Arnor e Gondor sulla Terra di Mezzo.
5. La formazione dell'Ultima Alleanza
Dopo la caduta di Númenor, Sauron ritornò nella Terra di Mezzo, riassumendo il suo potere. Le sue forze si erano espanse rapidamente, e cominciò a minacciare i nuovi regni di Arnor e Gondor fondati dagli esuli Númenóreani. A questo punto, gli Elfi e gli Uomini compresero che la minaccia di Sauron doveva essere affrontata con una forza unita. Si formò così la Ultima Alleanza di Elfi e Uomini, guidata dal re degli Elfi Gil-galad e da Elendil.
Questa alleanza rappresentò l'ultimo grande sforzo comune tra Elfi e Uomini contro le forze oscure. La loro marcia su Mordor culminò nella battaglia decisiva ai piedi del Monte Fato, dove Gil-galad ed Elendil perirono, ma dove Isildur riuscì a tagliare l'Anello dalla mano di Sauron, sconfiggendolo temporaneamente.
La portata storica della prima sconfitta
La sconfitta di Sauron alla fine della Seconda Era segnò un punto di svolta nella storia della Terra di Mezzo. Anche se non fu una vittoria definitiva a causa del fallimento di Isildur nel distruggere l'Anello, questa battaglia pose fine alla Seconda Era e aprì la strada agli eventi della Terza Era, in cui l'umanità e gli altri popoli della Terra di Mezzo dovettero convivere con la costante ombra dell'Anello, che sarebbe riemersa solo migliaia di anni dopo.
L'alleanza tra Elfi e Uomini fu un esempio straordinario di cooperazione tra le due razze più potenti della Terra di Mezzo, ma il suo fallimento nel distruggere Sauron completamente mise in evidenza la fragilità degli Uomini e la corruzione che l'Anello poteva infliggere.
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