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Tumulilande - Le regioni della Terra di mezzo

Rieccoci con il nostro viaggio attraverso i luoghi e le regioni della Terra di Mezzo. Dopo la prima visita nella regione dell'Ovestfalda (da cui prende il nome il nostro bellissimo gazzettino), oggi ci spostiamo a esplorare la regione, o meglio il territorio, delle Tumulilande (en. Barrow-downs), nota anche con il nome di Tyrn Gorthad.

Le Tumulilande sono una zona collinare situata nella regione dell'Eriador, nella Terra di Mezzo, all'interno dell'antico regno di Cardolan. Questo territorio si estende tra la Vecchia Foresta, a poca distanza dalla Casa di Tom Bombadil, e la Terra di Brea, formando una sorta di rettangolo di circa 50 miglia di altezza da nord a sud e 25 miglia di larghezza da ovest a est.


Caratterizzate da una brughiera ondulata e disseminata di colline, le Tumulilande sono spesso avvolte da una fitta nebbia. Questo fenomeno è probabilmente attribuibile sia alla particolare conformazione del territorio, sia agli antichi incantesimi lanciati secoli fa dal Re Stregone di Angmar.

Come suggerisce il nome, le colline sono punteggiate da tumuli funerari, che talvolta sembrano costituire le colline stesse. Accanto a questi antichi sepolcri, si possono trovare vari altri monumenti commemorativi, come cerchi di pietre, steli incise e pietre votive, erette nel corso dei secoli dagli uomini per onorare i defunti. Alcuni di questi tumuli risalgono alla Prima Era, mentre altri sono più recenti, destinati a grandi Re e nobili Dúnedain.


Si narra inoltre dell'esistenza di rovine appartenenti a un'antica città, situata nel cuore delle Tumulilande. Questa città, secondo alcune tradizioni, avrebbe un tempo ricoperto il ruolo di capitale del regno di Cardolan. Tuttavia, Tolkien non ha mai approfondito questo aspetto nelle sue opere, lasciando tali racconti avvolti nel mistero.


Tolkien si sarà sicuramente ispirato ai Barrow-downs inglesi, un'area caratterizzata da numerosi tumuli funerari risalenti al Neolitico e all'età del Bronzo. Questi tumuli, noti anche come "barrows", si trovano in varie regioni dell'Inghilterra, con esempi particolarmente noti nel Wiltshire e nelle colline del Dorset. Uno dei luoghi più famosi è il sito di West Kennet Long Barrow, situato nei pressi di Avebury, che è uno dei tumuli meglio conservati e più significativi.

I tumuli sono strutture megalitiche progettate come tombe collettive o monumenti funerari. La loro costruzione tipica prevede un ingresso costituito da una porta con due stipiti verticali in pietra e un architrave sopra, che conduce a una camera interna. Le pareti di questa camera sono normalmente realizzate con enormi blocchi di pietra, coperti da lastre di pietra piatte. Successivamente, l'intera struttura viene ricoperta di terra e torba per creare il caratteristico tumulo. In alcuni casi, anche l'ingresso viene sigillato e ricoperto, rendendolo inaccessibile, ma non sempre ciò avveniva.

I Barrow-downs inglesi rappresentano un'importante testimonianza della cultura e delle credenze funerarie delle antiche popolazioni britanniche. Essi riflettono la venerazione per i defunti e il desiderio di creare monumenti duraturi che segnassero la presenza di un luogo sacro o di un lignaggio. Questi tumuli, spesso posizionati su alture o in punti strategici del paesaggio, non erano solo tombe ma anche simboli di potere e identità per le comunità che li eressero.


Quindi si evince che Tolkien, affascinato dalla storia e dall'archeologia inglese, ha probabilmente tratto ispirazione da questi luoghi per descrivere le Tumulilande della Terra di Mezzo. I suoi tumuli, però, sono avvolti da un'aura oscura e misteriosa, popolati da spiriti maligni e legati agli antichi sortilegi del Re Stregone. Questo elemento aggiunge un tocco soprannaturale che arricchisce ulteriormente il suo mondo immaginario.


Personaggi delle Tumulilande

Sebbene un tempo le Tumulilande fossero un importante località per le genti degli Uomini, dopo il declino del regno di Arnor la zona non è mai stata molto popolata, anche in virtù del fatto che si tratta praticamente di un grande cimitero; in passato tuttavia non era raro incontrare gruppi di pastori appartenenti alla stirpe degli Uomini Mediani o guardiani Dúnedain incaricati di preservare le sepolture.

Dopo l'invasione di Angmar, il Re Stregone, per vendicarsi della resistenza oppostagli dagli abitanti della regione, evocò crudeli spiriti maligni che presero possesso delle antiche tombe, divenendo noti come Spettri dei Tumuli, i quali resero la zona estremamente pericolosa per i viaggiatori sprovveduti.

Alla fine della Terza Era le Tumulilande risultavano praticamente disabitate, fatta eccezione per gli Spettri e qualche raro Ramingo che di tanto in tanto si recava a rendere omaggio alle tombe.


Andiamo ora a esplorare la storia di questo luogo enigmatico, dove i nostri amici hobbit rimasero intrappolati durante il loro viaggio. Sono un territorio carico di mistero e antiche leggende, un tempo fulcro di storia e civiltà, ora avvolto da un'atmosfera spettrale.


Prima e seconda era:

Secondo le cronache riportate nelle appendici del Signore degli Anelli e nel Silmarillion, le prime sepolture nelle Tumulilande risalgono alla Prima Era. Durante la loro migrazione verso ovest, gli Edain – i tre casati degli Uomini che risposero al richiamo degli Eldar – attraversarono vaste distese e numerose catene montuose prima di giungere nel Beleriand. Fra i territori che attraversarono, l’Eriador giocò un ruolo chiave come luogo di sosta temporanea durante il loro esodo. Fu qui che, segnando il loro passaggio, eressero i primi tumuli funerari, destinati a diventare monumenti silenziosi e duraturi del loro pellegrinaggio.

Un passaggio emblematico del Silmarillion descrive la migrazione degli Uomini:

"I figli degli Uomini si muovevano sotto le stelle, spinti dalla speranza e dalla paura, attraverso ombre che il sole non aveva ancora toccato." (Il Silmarillion, Capitolo 17)

Con la fine della Prima Era, quando Morgoth fu sconfitto e il Beleriand venne sommerso, i pochi Edain che non seguirono Elros a Númenor tornarono a est, attraversando di nuovo gli Ered Luin. Trovarono rifugio nelle terre occidentali dell'Eriador, vicino ai luoghi in cui avevano precedentemente dimorato. Qui, memori delle loro antiche usanze, continuarono a seppellire i loro morti in tumuli, rafforzando il legame tra quelle terre e le proprie radici culturali. Questa pratica esprimeva non solo il rispetto per i defunti, ma anche il desiderio di tramandare ai posteri il ricordo delle antiche generazioni.

Quando i Númenoreani ritornarono nella Terra di Mezzo durante la Seconda Era, le Tumulilande, conosciute allora come Tyrn Gorthad, divennero per loro un luogo sacro. Gli uomini di Númenor, discendenti degli Edain, riconobbero nei tumuli un simbolo della continuità tra il passato e il presente. La sacralità di questo luogo è evocata anche nei canti delle genti dell’Eriador:

"Sotto colline spoglie e fredde giacciono gli antenati, custodi del ricordo, il loro riposo vegliato dalle nebbie eterne." (Il Signore degli Anelli, Appendice A)

I coloni Númenoreani, stabilendosi in grande numero nell’Eriador, presero a venerare questi luoghi come memoria vivente delle proprie origini. Dopo la caduta di Númenor e l’arrivo di Elendil, Tyrn Gorthad venne integrato nel regno settentrionale di Arnor, diventando una terra consacrata per la sepoltura dei Re e dei nobili dei Dúnedain del Nord. Questi tumuli non erano solo tombe, ma anche simboli del legame indissolubile tra gli uomini e la storia della Terra di Mezzo, come testimonia la poesia funeraria riportata da Aragorn:

"Qui riposano i grandi re, nella loro gloria sepolti, sotto cielo e terra, eterno il loro sonno, eterna la memoria." (Il Signore degli Anelli, Appendice A)

Terza era:

Iniziamo con il visionare sulla divisione di Arnor e le guerre contro Angmar. Siamo nell'861 TE, a seguito della morte di Eärendur, ultimo re unificato di Arnor, il regno si frammentò in tre regni rivali: Arthedain, Cardolan e Rhudaur. Questa divisione indebolì l'antica potenza del nord e lasciò l’Eriador vulnerabile alle minacce esterne. Le Tumulilande, sacre per i Dúnedain, furono incluse nel territorio del Cardolan, diventandone un centro nevralgico. Per la loro posizione strategica e la loro importanza simbolica, Tyrn Gorthad, il cuore delle Tumulilande, divenne persino la capitale del regno.

Con l’ascesa del Re Stregone di Angmar, nemico giurato dei Dúnedain, il Rhudaur cadde rapidamente sotto il suo controllo. Il Cardolan, confinante con le terre dominate dal Re Stregone, si trovò in una posizione estremamente pericolosa. Per resistere agli attacchi incessanti, i Dúnedain del Cardolan trasformarono le Tumulilande in una fortezza naturale, fortificando l’area come era già stato fatto con le Colline Vento dall’Arthedain. Le cronache riportano che queste difese furono costruite con grande abilità, ma anche con un profondo senso di disperazione, poiché il nemico era implacabile.

Nonostante il valore e gli sforzi dei suoi abitanti, il Cardolan cadde infine sotto i colpi delle armate del Re Stregone. Per consolidare il suo dominio, il Re Stregone evocò terribili spiriti maligni, imprigionandoli nei tumuli. Nascono così gli Spettri dei Tumuli (Barrow-wights), esseri spaventosi che trasformarono quelle terre in un luogo di morte e terrore. Tolkien stesso li descrive come creature che incarnano "la malvagità antica, legata alla terra" (Il Signore degli Anelli, Libro I, Capitolo 8). Da quel momento, nessun uomo osò tentare di reinsediarsi nelle Tumulilande, che rimasero desolate e infestate.


Durante invece la Guerra dell’Anello, le Tumulilande riemersero brevemente sulla scena della storia durante la Guerra dell’Anello. I Nazgûl, alla ricerca dell'Unico Anello, passarono per queste terre desolate e risvegliarono gli Spettri dei Tumuli, da tempo dormienti. L’oscura influenza dei Cavalieri Neri contribuì a intensificare il terrore che circondava quelle regioni.

Il 28 settembre 3018 TE, Frodo Baggins e i suoi compagni hobbit, in viaggio verso Brea, si smarrirono nella nebbia delle Tumulilande. La descrizione dell’evento è resa in modo vivido da Tolkien:

"Presto ogni collina sembrava come l’altra, e le loro creste si perdevano nella nebbia. [...] Camminavano come in un sogno, con un freddo crescente nel cuore." (Il Signore degli Anelli, Libro I, Capitolo 8)

Gli hobbit furono catturati da uno Spettro dei Tumuli e rinchiusi in un tumulo, dove sarebbero probabilmente morti, se non fosse stato per l’intervento di Tom Bombadil. Evocato dal canto disperato di Frodo, Bombadil giunse in loro soccorso, scacciò lo Spettro e liberò i compagni. Questo momento è uno dei più misteriosi e affascinanti dell’opera di Tolkien, con Tom Bombadil che appare come una figura al di fuori del tempo e delle minacce del mondo. Egli cantò per esorcizzare lo spettro:

"Fuori! Spiriti oscuri! Nelle colline remote tornate ora a dormire!" (Il Signore degli Anelli, Libro I, Capitolo 8)

All’interno del tumulo, gli hobbit trovarono tesori antichi e lame forgiate dai Dúnedain del Cardolan. Queste armi, note come le Lame dei Tumuli, si rivelarono di fondamentale importanza. Una di esse verrà usata da Merry durante la Battaglia dei Campi del Pelennor per colpire il Re Stregone, consentendo a Éowyn di abbatterlo definitivamente. Come spiegato da Aragorn:

"La lama era forgiata per combattere i nemici di Cardolan e Arthadain, e il Re Stregone di Angmar era tra questi." (Il Signore degli Anelli, Libro V, Capitolo 6)

Le Tumulilande, quindi, pur essendo un luogo desolato e oscuro, continuano a risuonare come simbolo della lotta contro le forze del male, incarnando il sacrificio e la memoria degli antichi popoli della Terra di Mezzo.



 

Citazioni nei Libri:

"Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell'Anello": Le Tumulilande compaiono nel Capitolo 8, intitolato Nebbia sulle Colline dei Tumuli (Fog on the Barrow-downs). Dopo aver lasciato la Vecchia Foresta, Frodo, Sam, Merry e Pipino si smarriscono nella nebbia delle Tumulilande e vengono catturati da uno Spettro dei Tumuli. La scena culmina con l'intervento di Tom Bombadil, che libera i quattro hobbit e dissipa l'oscurità degli Spettri. Le Lame dei Tumuli, trovate nel tumulo, assumono un'importanza cruciale in seguito, in particolare nella battaglia contro il Re Stregone.


"Il Silmarillion": Le Tumulilande non sono menzionate esplicitamente, ma i tumuli potrebbero essere interpretati come il retaggio degli Edain della Prima Era, accennati nel contesto della loro migrazione verso ovest e nel successivo ritorno nell'Eriador.


"Le Appendici del Signore degli Anelli": Le appendici approfondiscono la storia delle Tumulilande, fornendo dettagli sul loro ruolo nella storia di Arnor, il Cardolan e la guerra contro Angmar.


Citazioni nei Film:

La trilogia cinematografica de Il Signore degli Anelli: Nei film diretti da Peter Jackson, le Tumulilande non sono direttamente rappresentate nei film. La scena in cui gli hobbit si perdono nella nebbia e vengono catturati da uno Spettro dei Tumuli è stata tagliata dall'adattamento per esigenze di tempo e narrazione. Di conseguenza, il personaggio di Tom Bombadil, che ha un ruolo centrale in quella parte della storia, è completamente assente. Le Lame dei Tumuli, sopra citate, sono però presenti, anche se non viene spiegato il loro ritrovamento. Aragorn consegna una spada a Merry nel terzo film, Il Ritorno del Re, poco prima della Battaglia dei Campi del Pelennor, sottintendendo che provenga da quei ritrovamenti.


Citazioni nella Serie TV:

“Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere”: Nella prima stagione della serie TV prodotta da Amazon (The Rings of Power), le Tumulilande non vengono menzionate o mostrate. La serie si concentra principalmente sugli eventi della Seconda Era, come la caduta di Númenor, la forgiatura degli Anelli del Potere e l’ascesa di Sauron, lasciando poco spazio per esplorare l’Eriador e i suoi dettagli.


Aneddoti e Curiosità:

Le Lame dei Tumuli, forgiate dai Dúnedain del Cardolan, sono cariche di una potente magia che le rende particolarmente efficaci contro i servitori di Sauron. Una di queste verrà utilizzata da Merry per colpire il Re Stregone nella battaglia di Pelennor, permettendo a Éowyn di infliggergli il colpo mortale.


Il personaggio di Tom Bombadil, che salva gli hobbit, è uno dei più enigmatici dell’intera opera di Tolkien. Nonostante la sua esclusione dai film di Peter Jackson, la sua apparizione nel libro rimane uno dei momenti più affascinanti e misteriosi della narrazione.

Qui di seguito la canzone che permise a Tom di aiutare gli hobbit a liberarsi dagli spettri, come riportato in Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello (Libro I, Capitolo 8: Fog on the Barrow-downs):.


Versione inglese: "Get out, you old Wight! Vanish in the sunlight!

Shrivel like the cold mist, like the winds go wailing,

Out into the barren lands far beyond the mountains!

Come never here again! Leave your barrow empty!

Lost and forgotten be, darker than the darkness,

Where gates stand for ever shut, till the world is mended."


Versione inglese:

"Via, fuori di qui, Vecchio Spettro! Sparisci al sole!

Consùmati come nebbia gelida, urla via col vento,

là nelle terre desolate, oltre le montagne!

Non tornare mai più! Lascia vuoto il tumulo!

Perso e dimenticato sia, più buio della tenebra,

dove i cancelli restano chiusi per sempre, finché il mondo non sia rinnovato."


Questa canzone, come molte altre nel legendarium di Tolkien, è un esempio di come il potere del canto e delle parole sia usato come arma contro le forze del male. Tom Bombadil, essendo una figura enigmatica e potente, usa la sua voce e la sua autorità per esorcizzare il male, senza necessità di armi o violenza.

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